LAVORARE IN SICUREZZA
Il carrello elevatore semovente industriale, comunemente chiamato muletto, è una delle attrezzature maggiormente utilizzate nell’ambito lavorativo e rientra tra quelle che necessitano di una formazione particolare in virtù della rischiosità rappresentata da un utilizzo non corretto che troppo spesso è stato causa di incidenti con gravissime conseguenze.
In Italia la principale normativa di riferimento riguardante la sicurezza sul lavoro è il Decreto Legislativo 81/2008, varato il 9 Aprile del 2008, Testo Unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Proprio in conseguenza dell’applicazione dell’Art. 37 del Decreto Legislativo 81/2008, dedicato alla formazione dei lavoratori, è stato varato, il 22/02/2012, l’Accordo tra Stato, Regioni e Province autonome in cui sono stati stabiliti i tempi, i contenuti e le modalità con cui deve essere svolta la formazione per i carrelli elevatori.
Lo scopo principale dell’accorpamento è stato quello di mettere ordine e semplificare la fruizione della normativa di una materia così vasta e al contempo determinante, oltre a quello di sanare alcune anomalie presenti nella normativa ormai vecchia di 14 anni.
I principali soggetti interessati dalla normativa in materia di sicurezza del lavoro sono chiaramente due:
- Il datore di lavoro: per definizione è colui che detiene il rapporto contrattuale con i lavoratori oppure la persona che in azienda detiene il potere decisionale, organizzativo e di gestione economica. Inoltre, ha l’obbligo di fornire mezzi, strumenti validi per lo svolgimento delle attività d’impresa e soprattutto un’adeguata e sufficiente formazione alle persone che operano nella propria organizzazione.
- Il lavoratore: ovvero tutte quelle persone che indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolgono un’attività per un’azienda pubblica o privata, con o senza retribuzione anche al solo fine di apprendere una professione o un mestiere. Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.
Di conseguenza, se il datore di lavoro esegue tutto quanto richiesto dalla normativa, compreso fornire mezzi idonei ed efficienti per il lavoro e un’adeguata formazione per l’utilizzo del carrello, egli ha automaticamente fornito ai lavoratori tutti gli strumenti operativi e conoscitivi per poter svolgere in sicurezza la propria attività. Infatti, guidare un muletto senza aver effettuato la formazione costituisce una delle principali cause di infortunio legate all’utilizzo di questa macchina.
In merito alle responsabilità, è vero che, se manca la formazione è sempre il datore di lavoro che si assume la responsabilità di quanto accade, ma è anche vero che non si può non punire direttamente l’operatore quando accade un incidente strettamente legato alla grave negligenza di chi guida il muletto. I casi in cui è stata provata la responsabilità diretta dell’operatore sono molteplici e sono proprio derivate dal comportamento assunto durante la guida. Il ruolo del carrellista è di responsabilità, non soltanto per la qualità e rapidità del lavoro svolto ma, anche in considerazione del fatto che bisogna gestire una macchina dotata di grande potenza, di un’ingannevole facilità di manovra e di leggerezza alla guida.
Infatti, per poter utilizzare un muletto occorre che l’operatore sia perfettamente integro fisicamente in quanto l’utilizzo degli arti superiori e inferiori è indispensabile per poter utilizzare in sicurezza il macchinario. Al pari del fisico anche la vista e l’udito devono essere perfettamente efficienti per poter essere precisi e sicuri nelle manovre da compiere. Inoltre, è fondamentale avere e sviluppare una buona percezione delle distanze e delle dimensioni.
Ci teniamo a sottolineare che anche se il fisico del carrellista è perfettamente efficiente, per usare questo strumento di lavoro occorre avere la stessa efficienza anche psicologicamente. L’approccio alla guida deve essere calmo e tranquillo. L’ansia e l’agitazione sono pessimi colleghi di lavoro in ogni ambito, soprattutto quando si gestiscono pesi e forze importanti. Il livello di concentrazione deve essere massimo evitando distrazioni inutili: l’uso del cellulare e di altri dispositivi mentre si utilizza il carrello è vietato. Essere responsabili significa anche riconoscere i propri limiti fisici e rinunciare ad utilizzare il carrello per qualunque motivo che può compromettere il livello di attenzione, concentrazione e controllo del carrello.
Il corso abilitante alla guida del carrello elevatore di Azienda Sicura, conforme all’Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012, prevede lo svolgimento di una parte teorica e di una parte pratica. Il corso si articola in un primo momento formativo in aula della durata di 8 ore (primo giorno) in cui si affrontano gli aspetti teorici della normativa sulla sicurezza generale e specifica della mansione. Abitualmente, destiniamo ampio spazio alle responsabilità dell’operatore attraverso esempi pratici e casi di cronaca, utilizzando una linea didattica semplice ed efficace.
Inoltre, vengono affrontati gli aspetti teorici del carrello elevatore (morfologia, funzionamento, fisica e comportamento). Successivamente, si svolge la parte relativa al modulo pratico di 4 ore (secondo giorno) che si suddivide in una prima parte di illustrazione, seguendo le istruzioni di uso dei vari componenti, manutenzione e verifiche giornaliere e periodiche di legge, e una seconda di guida su percorso di prova per evidenziare le corrette manovre a vuoto e a carico (corretta posizione sul carrello, presa del carico, trasporto nelle varie situazioni, etc.).
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